Domanda
Gentili dottori,
ho 46 anni e sono molto preoccupato per la mia salute anche se questa preoccupazione non mi toglie la paura di sottopormi ad esami cosidetti invasivi.
E’ da due anni ormai che soffro di malessere causato da nausea non eccessiva ma disarmante.
La nausea si presenta spesso dopo i pasti anche se ho notato che mangiando ancora mi passa.
Questo fenomeno non è continuo ma ha una frequenza di 2 o 3 giorni a mese circa.
Ora, da circa 6 mesi si è aggiunto anche il problema che almeno 1 volta ogni due settimane all’atto di defacare trovo sulla carta igienica del sangue molto rosso, rossissimo e liquido come appena sgorgato da un taglietto.
Mi sono accorto altresì a seguito di prurito anale che spesso mi sporco senza accorgemene cioè rilascio dell’umido (scusate la terminolgia ma non so come spiegare), insomma in parole semplici sporco gli slip.
Il medico mi ha prescritto inizialmente una gastroscopia, ma non l’ho fatta ed ora mi ha prescritto una rettoscopia ma non ho ancora preso appuntamento.
Il mio medico non sa più che fare ed è disarmato di fronte ai miei rifiuti.
Forse avrei bisogno di un psicologo per sconfiggere la paura agli esami più che degli esami stessi.
In famiglia ci sono i seguenti casi:
Mamma: tumore al retto (guarito con asportazione endoscopia laser)e diabete e halzeimer
Papa: soggetto a polipi rettali benigni ed infarto
Nonna: cirrosi
Fratello: ictus
Gli unici esami che ho fatto sono:
rx torace: negativo
rx esofago con bario: negativo
ecografia addominale completa: cisti fegato 9 mm e rimanente negativo.
Scusate la lungaggine ma sto cercando di autoconvincermi a fare qualcosa.
Grazie infinite
Maurizio
Risposta
Gentile signore,
cosa potrei dirle, senza conoscerla, per convincerla ad eseguire gli esami che il suo medico giustamente le ha consigliato?.
forse che spesso gli esami endoscopici, con una efficace sedazione, si rivelano meno traumatici di quanto temuto dal paziente. oppure che, in molti centri, questi possono essere eseguiti in narcosi.
le consiglio di riconsiderare la cosa con il suo medico curante.
cordiali saluti.