Domanda
Salve mi chiamo Enzo, ho 56 anni e da circa 4 anni accuso dei dolori alle articolazioni delle gambe e alla schiena, dopo aver fatto le radiografie ho saputo di avere artrosi alle ginocchia e alle gambe, siccome soffrivo di un dolore all’inguine mi sottoposi ad una visita chirurgica dalla quale mi fu diagnosticata un’ernia inguinale. Da quasi un anno mi accorgevo di avere perdite ematiche insieme a muco nelle feci per cui mi sottoposi ad una colonoscopia, dal referto risulta:
Nel retto la mucosa appare iperemica con alcune ulcerazioni ricoperte da fibrina, nel sigma distale la mucosa appare iperemica, nel cieco si osserva un isolata erosione, in tutti i tratti la mucosa appare rosea, le pareti elastiche e normodistensibili, il reticolo vascolare sottomucoso normorappresentato, nel sigma e nel discendente si osservano piccoli polipi sessili (pseudopolipi?), i maggiori di 6-7 mm. Biopsie: cieco, ascendente, traverso, discendente, polipo discendente, sigma, polipo sigma, retto. Diagnosi: malattia infiammatoria e polipi in corso di definizione istologica. In attesa delle risposte istologiche mi sto curando pentacol e asacol e da quanto sto facento questa cura mi sono accorto che il dolore all”�inguine è quasi sparito e anche quello alla schiena. Il chirurgo dell’ospedale dove ho effettuato la colonoscopia mi ha visitato e non mi ha riscontrato nessuna ernia inguinale. La mia domanda è:
è possibile che il dolore all’inguine fosse causato dalla malattia infiammatoria o dai polipi? àˆ possibile che i dolori articolari siano causati sempre da queste patologie? In attesa di una sua cortese risposta le invio i miei più cordiali saluti.
gradus_1@libero.it
Risposta
Le malattie infiammatorie idiopatiche dell’intestino hanno una origine sconosciuta ma probabilmente di tipo autoimmunitario e sono correlate a molteplici manifestazioni extra intestinali come la spondilite anchilosante e la sacroileite. per cui e’ possibile che i suoi dolori articolari siano correlati alla patologia infiammatoria intestinale e migliorino con la terapia per quest’ultima