Domanda
Sono un ragazzo di 19 anni e da qualche tempo la defecazione mi provoca un modesto sanguinamento (solo un paio di volte importante) associato a un dolore spesso acuto e pungente.
A titolo di correttezza ammetto di essere stato impossibilitato all’attività fisica e costretto ad alcune settimane di pressochè totale allettamento nel mese di marzo a causa della rottura del legamento crociato anteriore sinistro; seppur in misura minore presente anche prima il problema si è proposto maggiormente dopo l’intervento (in anestesia locale) di ricostruzione del legamento avvenuto nel mese di settembre. Da qualche giorno ho inoltre modificato l’abitudine che, quasi per inerzia, ho mantenuto da quel momento di sedere sul water con una gamba estesa ed una flessa, ipotizzando una relazione con il disturbo.
Al tatto l’ano subito dopo la defecazione appare talvolta indurito, accompagnato da una fastidiosa sensazione che perdura qualche minuto, quasi se dovessi spingere ulteriormente per espellere altre feci quando invece ho concluso.
Ultimamente prestando maggiori attenzioni (pulizia più accurata con acqua fredda e non repressione dello stimolo) il sanguinamento è pressochè scomparso salvo rare volte, sebbene il dolore rimane.
Quello che mi preoccupa è che talvolta le feci all’osservazione appaiono nel primo tratto di un colore più scuro e non regolari nella forma, formate come da mezze sfere l’una accanto all’altra (qualcosa di simile allo schizzo elementare di una nuvola per intenderci). Inoltre qualche millimetro internamente all’ano, sulla parte sinistra, riesco a percepire quella che credo essere una piccola escrescenza non dura al tatto, paragonabile ad un neo in rilievo. Questo negli ultimi giorni mi ha causato grande apprensione, dopo aver letto la definizione di poliposi, testualmente: “La presenza di polipi nel tubo digerente, specie nel colon e nello stomaco, è la caratteristica di questa patologia; spesso ereditaria, può facilmente evolversi in tumore, soprattutto se il paziente è giovane ed è già comparso sangue nelle feci. L’intervento chirurgico è la terapia indicata.”� (nessuna componente ereditaria).
Perciò vi chiedo di cosa si potrebbe trattare e cosa, vista l’età , mi consigliate.
Aspettando risposta, Vi ringrazio per il tempo dedicatomi. Grazie.
stradaa
Risposta
Egregio signore, la sua giovane età e la descrizione che lei racconta con molta precisione diquanto le accade,sembra più chemai significative di problemi correlati a congestione emorroidaria/proctite. ingenere questi processi si attivano durante periodi di inattività per la conseguente irregolarità delle funzioni intestinali. Quindi se persistono i dubbi e i sintomi è meglio sottoporsi ad una visita medica/rettoscopia.
cordiali saluti