Domanda
A mio padre di 87 anni il 12/11/03 è stato operato per occlusione intestinale (gli hanno messo il sacchetto) giudicato INOPERABILE, ESITO DELLA TAC:
TAC TORACE CON MEZZO DI CONTRASTO. A destra, a carico del lobo superiore in sede mediotoracica antero-laterale periferica ed apparentemente interscissurale, presenza di formazione nodulare del diametro massimo di circa 1,5 cm, a margini finemente spiculari e con tralci di congiunzione pleurica e parailare, di possibile riferimento a lesione primitiva. In sede basale immediatamente adiacente alla cupola diaframmatica destra si apprezza altra formazione nodulare, tondeggiante a margini netti del diametro massimo di circa 1,5 cm, compatibile con lesione secondaria. Non apprezzabili alterazioni parenchimali focali a sinistra. Presenza di modesta quota di versamentopleuricoa destra. Non evidenti linfonodi significativamente aumentati di volume o masse in sede ilo-mediastinica TAC ADDOME SUPERIORE CON MEZZO DI CONTRASTO Non apprezzabili alterazioni densitometriche a carico del fegato fatta eccezzione per formazione ipodensa a margini netti, sub-centimetrica, in corrispondenza del IV segmento, riferibile in prima ipotesi a formazione cistica. Milza modicamente aumentata di volume, a densità omogenea. Nulla da rilevare a carico del pancreas, dei surreni e del rene sinistro; rene destro marcatamente idronefrotico e con quota parenchimale residua nettamente assottigliata ma che presenta ancora effetto nefrografico. Evidenti dilatazione dell’uretere di destra sino al tratto pelvico ove risulta inglobato in una massa espansiva di origine rettale. Anche i vasi iliaci di destra appaiono inglobati nel tessuto neoformato che anteriormente infiltra la parete postero-laterale destra della vescica con associato grossolano aggetto endoluminale. La lesione espansiva presenta densita disomogenea per aree ipodense di tipo colliquativo al suo interno e dimensioni di circa 7 x 5 cm con estensione longitudinale di circa 8 cm. Non evidenti tumefazioni linfonodali in sede lombo-aortica.
Da allora ha fatto 6 cicli con XELODA 500 (3 al mattino e 3 la sera) di 15 giorni ciascuno, ha avuto 4 mesi di pausa da settembre 2004 a gennaio 2005.
La Successiva TAC effettuata il 15/11/2004 e poi il 20/03/05 a confronto con quella precedente non mostrano evidenti modificazioni nè dei noduli a livello TORACICO, nè evidenti modificazioni a livello ADDOMINO-PELVICO.
A fatto anche una SCINTIGRAFIA OSSEA TOTAL BODY il 14/12/2004 perchè ha dei dolora all’anca dx.
ESITO:Lindagine scintigrafica ha evidenziato iperfissazione del tracciante osteotropo in alcune coste dell’emitorace destro, nellemibacino di destra, in minor misura, nella VI costa dell’emitorace sinistro:processi osteometabolici in fase attiva.Si segnala iperfissazione del radiofarmaco, nella regione sacro-iliaca sinistra, nel ginocchio omolaterale, da riferire a manifestazioni di natura osteoartropatica.
A NOVEMBRE 2003 IL CEA E IL CA19.9 ERANO: 5 E 160
A NOVEMBRE 2004 IL CEA E IL CA19.9 SONO: 40 E 1400.
A MARZO 2005 IL CEA E IL CA19.9 ERANO 140 E 800.
DOMANDE:
1) perche’ e’ inoperabile?
2) perche’ a fronte di un aumento dei marker tumorali il tumore in 1 anno non e’ cresciuto?
3) puo’ essere come dice l’oncologo un insieme di fattori?
che e’ un tumore (adenocarcinoma) poco aggressivo, che mio padre ha una fibra forte e molta voglia di vivere e che la terapia (xeloda) faccia effetto?
oppure che veramente a quell’eta’ la riproduzione cellulare e’ molto lenta e quindi anche il tumore ha difficoltà a crescere?
4) oppure che dio lo sta aiutando visto che e’ lui il padrone della sua vita e se vuole puo’ arrestare il tumore?
5) possiamo pensare di tenere sotto controllo il tumore con continue terapie chemioterapiche (xeloda)?
6) cio’ che e’ stato evidenziato dalla scintigrafia ossea sull’emitorace destro potrebbe essere la stessa dei 2 noduli evidenziati dalla tac sul torace destro? O sono due cose diverse?
7) che ne pensa lei? E’ la terapia giusta quella che sta facendo o consiglierebbe qualcos’altro? mi scusi per la lunghezza del messaggio ma era per darle un quadro chiaro.
puo’ anche rispondermi quando ha tempo non ho fretta magari se puo’ domanda per domanda.
Grazie infinite
Maurizio
maurizio
Risposta
Eggregio sig.re. il giudizio di inoperabilità probabilment te è stato condizionato dall’età, e conseguente attesa di vita, dalla diffusione della malattia (metastati polmonari).
io credo una volta instaurata una colostomia palliativa forse si sarebbe potuto pensare ad una radioterapia perchè una chemioterapia potrebbe avere effetti collaterali di particolare rilievo in un paziente anziano.
difficle poi commenter sulla natura lesioni semplicemnete con i dati riferiti. cetamente non la notizia più rilevante è suo padre abbia comunque risposto alle cure e non certo per l’età. l’aumneto dei markers potrebbe essre attrubuito alla selezione provocata dai trattamenti e quindi sia conseguente ad un clone cellulare che non lega la sua ggressività all’aumento dimensionale ma ad una maggior capacità di diffusione metastatica.