Domanda
Sono un uomo di 44 anni affetto da circa 14 anni da artrite reumatoide attualmente in trattamento con cortisonici ed immunosoppressori. In passato ho provato anche una terapia biologica. Nel giugno 2004 il mio immunologo mi ha prescritto alcuni esami ematochimici per indagare in particolare la cardiolipina la cromogranina che sono risultate con valori superiori alla norma. Solo ora sono venuto a conoscenza del valore della cromogranina come marker di tumori neuroendocrini, per cui ho sentito il mio immunologo che però mi ha rassicurato sulla questione oncologica. Comunque sto ripetendo le analisi per la determinazione della cromogranina. Ora quello che vorrei sapere è se esiste una relazione tra la cromogranina e l’artrite reumatoide, o cromogranina e la terapia che sto facendo. Inoltre se la cromogranina dovesse risultare ancora alta devo rivolgermi ad un oncologo per effettuare altri esami?
Vi ringrazio e rimango in attesa di una vostra risposta.
aldopis
Risposta
La cromogranina e’ in effetti un marcatore impiegato per la diagnosi di neoplasie derivate dal tessuto neuroendocrino (carcinoidi). l’utilizzo di questo marcatore è utile soprattutto nel follow up post-chirurgico e nel monitoraggio della risposta alla terapia medica. i livelli di tale sostanza possono essere aumentati in caso di insufficienza renale o epatica. non sembra esserci relazione tra artrite reumatoide e aumento della cromogranina. in conclusione, come per gli altri marcatori neoplastici, elevati valori di cromogranina non indicano sempre la presenza di un carcinoide.