Domanda
Mia madre ottantenne è stata sottoposta il 2/12/04 a resezione colica del discendente per carcinoma, in via laparoscopica. L’intervento ha rilevato – oltre alle due lesioni epatiche ripetitive già emerse dalla Tac-addome – presenza di carcinosi peritoneale.
So che la prognosi è severa.
Il decorso post operatorio è stato buono (in piedi dopo 2 giorni) e le condizioni generali non appaiono troppo compromesse (appetito, alvo abbastanza regolare, discreta energia).
L’8 gennaio è iniziata la chemio (FuFa, secondo De Gramont): la prima somministrazione è avvenuta in degenza, le successive 6, con cadenza settimanale, saranno in day hospital. Successivamente si valuterà se integrare la terapia con Irinotecan, sulla base delle condizioni della paziente.
E’ condivisibile un approccio così cauto, considerate le buone condizioni generali della paziente?
La possibilità di somministrazioni di prodotti più avanzati in combinazione con la chemio, come il Cetuximab, è possibile anche per una paziente in età avanzata?
Giovanni
Risposta
Sono domande che deve fare all’oncologo che segue sua madre. Cordiali saluti