Domanda
Buongiorno,
a mia moglie (51 anni) in data 28/04/05 è stato asportato un adenocarcinoma del grosso intestino (pT3, pN2 Mx)all’esame istologico 7 dei 9 linfonodi sono risultati positivi.
Il 30/06 dopo che una TAC ha riscontrato varie lesioni ripetitive nel parenchima epatico è stata sottoposta a agobiopsia epatica e sono stati prelevati 2 linfonodi il primo nel VII segmento epatico di c.ca cm 3,5 la cui diagnosi è risultata: Frustoli di parenchima epatico esenti da alterazioni, il secondo nell VIII segm.epatico di c.ca cm 1,7 ha dato la seguente diagnosi: Frustoli di par.epatico sede di localizzazione di adenocarcinoma con aspetti mucinosi compatibili morfologicamente con istogenesi colica.
Prognosi: inguaribile, esito infausto entro 12-18 mesi
attualmente è sottoposta a :Ciclo Terapia antiblastica con Bevacizumab + Oxaliplatino + Cacecitabina.
E’ possibile che le metastasi al fegato non siano asportabili o non sia possibile un trapianto di fegato?
Ho sentito anche parlare di “Ipertemia focale a radiofrequenza” per il trattamento di tali metastasi, può essere applicata a mia moglie?
Grato per una cortese (e sollecita) risposta porgo cordiali saluti e sinceri ringraziamenti.
bayenr
Risposta
La possibilita’ di applicazione o meno dell’ipertermia dipende dal numero, dalla grandezza e dalla sede delle metastasi. si rivolga al suo oncologo che la sapra’ indirizzare ad un centro di riferimento.
cordiali saluti