Domanda
Egregi Professori,
non so se leggerete questa mia e-mail e se, pur leggendola, vorrete rispondermi, io comunque ci spero!
Mio padre, 65 anni, ha avuto in data 07/11/2000 un Pancreatite Acuta Necrotico Emorragica, a causa della quale si e’ formata una pseudocisti pancreatica. E’ stato quindi operato in data 07/02/2001, presso il Policlinico OMISSIS di OMISSIS), che gli ha effettuato un intervento per drenaggio di pseudocisti pancreatica con pseudocisto-digiuno anastomosi e colecistectomia.
I successivi controlli, hanno sempre dato esiti negativi, sembrava che tutto andasse bene.
Ma in data 28/02/2004 da una Ecografia Addome Superiore di controllo, indagine che effettuava periodicamente ogni 6 mesi da quando aveva subito l’intervento, e’ stato rilevato (per la prima volta) un nodulo di circa 4 cm. al lobo sx epatico, nonche’ una ‘anomalia’ al Pancreas.
Pertanto, in data 05/03/2004, ha effettuato presso l’Ospedale OMISSIS di Taranto(la nostra citta’) una TC spirale addome e pelvi, dalla quale hanno rilevato nei settori laterali del lobo sx epatico formazione nodulare ovalare a maggior asse di cm. 4 circa, che presenta graduale disomogeneo enhancement centripeto ed aspetto ‘a bersaglio’ ed almeno due minute formazioni ipodense subcentimetriche nel lobo ds epatico (segmento VIII)…il reperto e’ riferibile a lesione ripetitiva.
Inoltre a livello del processo uncinato in fase parenchimale pancreatica, si rileva formazione tenuemente ipodensa con cercine iperdenso, ovalare, del diametro massimo di 20 mm circa…
Inoltre, in data 09/03, in seguito a rettoraggie, e’ stata effettuata una rettocolonscopia che ha evidenziato una neoformazione irregolare e facilmente sanguinante situata a circa 10 cm. dal margine anocutaneo, che, in seguito ad esame istologico effettuato su prelievo bioptico, ha evidenziato un Adenocarcinoma moderatamente differenziato del Grosso Intestino.
In data 16/03 e’ stato ricoverato nel reparto di OMISSIS.
Da un Consulto tra i medici del Policlinico e il consulente Oncologo dell’Ospedale OMISSIS, e’ stato inizialmente deciso di intervenire chirurgicamente, effettuando una probabile colonstomia permanente, resezione della lesione epatica di 4 cm. ed intervento radiante o di asportazione della lesione epatica piu’ piccola, nonche’ prelievo, per biopsia, della ‘formazione’ pancreatica.
Quest’ultima, infatti, secondo l’equipe chirurgica, e’ da riferirsi ad evoluzione ‘normale’ del Pancreas per effetto dell’intervento subito in precedenza, piuttosto che a lesione ripetitiva.
Purtroppo pero’, in data 23/03, in seguito ad una TAC cranio-torace eseguita prima dell’intervento, e’ stata rilevata una formazione espansiva solida del diam. di cm. 1 circa con verosimile significato ripetitivo a livello del lobo polmonare inferiore dx, anche questa inizialmente riferita dal Dr. OMISSIS ‘a voce’ come un ‘qualcosa’ di pregresso non riferibile probabilmente ‘al retto’.
Comunque, sempre a seguito di un Consulto, hanno deciso di non eseguire (almeno immediatamente) l’intervendo chirurgico, iniziando subito un trattamento combinato Chemio-Radio terapico e predisponendo quindi il trasferimento al reparto oncologico dell’Ospedale OMISSIS.
E’ stato quindi dimesso in data 01/04 con diagnosi di neoformazione retto con probabile ripetizione epatica e polmonare.
Iniziato in data 02/04 trattamento combinato chemio-radioterapico come segue:
– erogati 25 Gy/f, in 5 frazioni e in 8 giornate di cura, dal 06/04 al 13/04 mediante 4 campi a box di MVRX;
– 5-fluorouracile somministrato dal 02/04 al 13/04 (310 mg/die) in infusione continua mediante catetere venoso centrale (PORT).
Diagnosi riferita dal Reparto di Radiologia di adenoca.rettale T3N1M1 fegato, sottoposto a ciclo di RT neo-adiuvante.
Dimesso in data 14/04 con diagnosi di Adenocarcinoma del retto con verosimili secondarietA’ epatiche, pancreatiche e polmonare.
A questo punto, siamo ritornati a Taranto dovendo proseguire il trattamento Chemioterapico presso l’Istituto OMISSIS.
Quando pero’il Primario del Reparto di Oncologia Medica e Sperimentale ha esaminato le carte e visto le TAC effettuate, ha ritenuto di effettuare subito l’intervento chirurgico e poi successivamente riprendere la Chemioterapia, partendo dal presupposto che sia la lesione pancreatica che quella polmonare, probabilmente non siano riferibili a lesione ripetitiva.
E’ stato operato in data 14/05 con rimozione della Lesione al Sigma (fino al momento dell’intervento mai rilevata) e al Retto (senza Colonstomia ma con l’inserimento temporaneo di un tubo transanale successivamente rimosso) e rimozione della lesioni epatiche al III ed VIII segmento.
Iniziera’ a breve la Chemioterapia.
Sperando di non essere stata prolissa, vorrei chiedervi se, secondo la Vostra esperienza, la lesione pancreatica puo’ essere una Metastasi, una Lesione primaria o cos’altro?
La Chemioterapia e’ in grado di tenere sotto controllo l’eventuale metastasi pancreatica e quella polmonare?
Ed inoltre quali prospettive di vita ci sono?
Grazie infinitamente e distinti saluti.
Monica
Monica
Risposta
Mi sembra che la diagnosi piu’ attendibile sia quella formulata come "neoformazione retto con probabile ripetizione epatica e polmonare". Metastasi pancreatiche da carcinoma del retto sono possibili, seppur rare. Inoltre non e’ facile diagnosticare alla TC la natura di una lesione pancreatica su di un pancreas operato e con una pregressa pseudocisti. Una biopsia TC o eco-guidata potrebbe essere utile (anche se non sempre attendibile se negativa) per accertarne la natura. Le uniche certezze sono la primitivita’ del cancro del retto e la natura metastatica delle lesioni epatiche. La presenza di un secondo tumore polmonare sincrono e’ abbastanza poco probabile. Riguardo alla prognosi, come sapra’, e’ impossibile stabilirla con precisione e dipende molto dalla risposta alla chemioterapia, che varia da individuo ad individuo.