Domanda
Nel Novembre 2002 mia moglie Gabriella e’ stata sottoposta ad epatectomia sx per l’asportazione di un colangiocarcinoma che aveva cominciato ad intaccare le vie biliari.
Il successivo esame istologico non aveva evidenziato presenza di metastasi e la diagnosi era
“Colangiocarcinoma moderatamente differenziato ed ampiamente necrotico”�.
Ad un anno circa dall’intervento si rilevava alla TAC una formazione linfonodale ingrossata in regione paraaortica retroperitoneale, con dolore al fianco sinistro che tendeva ad aumentare nel tempo. I marcatori tumorali erano negativi. L’esame citologico da ago aspirato di un linfonodo evidenziava un’unico vetrino, su dieci campioni, estremamente sospetto per metastasi da colangiocarcinoma. Il problema veniva trattato con sei cicli di chemioterapia, quattro con Gemzar + Xeloda e due con Oxaliplatina + Xeloda. Il trattatamento, sopportato senza pesanti disturbi, riportava “inaspettatamente”� la situazione alla totale normalita’.
Dopo un altro anno si ripresentava lo stesso problema con marcatori tumorali sempre negativi.
L’Oncologo riprendeva la terapia iniziando con 150mg di Irinotecan in flebo il primo giorno ed una fiala di Soldesam forte 8 mg al di’. Avrebbe proseguito dopo una settimana aggiungendo n.3+2 Xeloda 500 al di’.
Gli effetti dei farmaco sono stati subito terribili, con nausea,vomito e dolori fortissimi allo stomaco tali da richiedere un ricovero di 10 gg per stabilizzare la terapia del dolore al fianco (una fiala di Toradol 30mg ogni 12 ore + cerotto Durogesic 50) e rimettere in sesto la persona. Si riprendeva quindi la terapia con una flebo di Gemzar 1000 mg alla settimana (oggi 9/6/2005 e’ la seconda) ed una fiala di Soldesam 4mg al di’.
Il risultato sembra buono in quanto, fin dal giorno della prima somministrazione, Gabriella non assume piu’ Toradol ma e’ sufficiente una Tachipirina 1000 al di’ per contenere il dolore al fianco. Dopo una settimana di pausa si faranno altri tre cicli uguali.
Le domande:
1-Esiste qualche ragione medica specifica per cui non viene associato da subito Xeloda?
2-Potrebbe Herceptin essere d’aiuto in questo caso?
Ringrazio anticipatamente e porgo
Cordiali saluti.
Pietro
Pietro
Risposta
Egregio sig.re ,io credo ci siamo pochi commenti ai trattamenti sinora condotti ed quesiti che lei pone io credo esssre rivolti al medico/struttura che segue sua moglie.perchè le valutazioni richiedono informazioni ancor più dettagliate di quanto lei abbia raccontato.