Domanda
A luglio 2004 sono stato operato per un adenocarcinoma al retto (15 cm. dall’ano), mediente resezione anteriore del retto. Il carcinoma è risultato di tipo G2 T2N0MX.
Per la stadiazione ho fatto solo un’ecografia epatica ed una TAC preoperatoria.
11 linfonodi sono stati ritenuti indenni.
Il chirurgo mi aveva consigliato una chemioterapia adiuvante a scopo cautelativo e mi ha mandato dall’oncologo dell’ospedale il quale l’ha ritenuta non indicata e mi ha mandato dal radioterapista per una eventuale radioterapia. Il radioterapista mi ha detto che ero guarito e che quindi la radioterapia non andava fatta. Così non ho fatto nulla se non il follow up.
Ad ottobre il CEA era di 1,7 ed il CA50 di 127. Il medico mi ha fatto fare ecografie e colonscopie tutte risultate negative. A febbraio il CEA era di 2,7 ed il CA50 di 188. La TAC è risultata negativa ed ora mi accingo a fare la PET, che spero negativa.
Vi chiedo. E’ stata un’imprudenza non fare la chemio coadiuvante? Qualora la PET risultasse negativa, si farebbe ancora in tempo a fare una chemio coadiuvante a fronte del CA50 così elevato. O non ne vale la pena? Il marker CA50 è davvero significativo?
Aggiungo che fisicamente mi sento benissimo, anche se sono ovviamente molto preoccupato.
Sorbolik
Risposta
I marcatori sono indicativi e non danno la certezza. Ha fatto bene a non fare la chemio. Solo in caso di evidenza di malattia può essere indicata la chemio