Domanda
Gent.mi medici, con la presente per richiedere informazioni relative a quanto è stato diagnosticato a mio padre, 75 anni, che presenta già altre patologie quali la carotide ostruita (da molti anni si cura per fluidificare il sangue), da circa 1 mese ha subito un’angioplastica alla coronaria principale (che era ostruita al 90%) con esiti molto positivi in quanto ora si sente molto meglio, lavora più di prima. Ora, in seguito ad accertamenti vari tra i quali la colonscopia, gli è stato diagnosticato un adenocarcinoma infiltrante del grosso intestino. Da profana, credo sia un tumore maligno, sarà visto da un chirurgo per un intervento. Le chiedo: potrà essere sottoposto ad anestesia un paziente con le caratteristiche che le ho elencato? Ci potranno essere complicazioni? In che cosa consiste l’intervento? Di quale tipo di tumore si tratta? Alla sua età sarà sottoposto a chemioterapia? Si tratta di un tumore che può progredire?
La ringrazio molto per le risposte.
Cordialmente
Marianna Pisini
Luigi Pisini
Risposta
Gentile signora,
sulla base delle informazioni da lei fornite, penso di poter dire che suo padre, purtroppo, è effettivamente affetto da un tumore maligno del colon (adenocarcinoma, cioè la forma di gran lunga più comune).
la terapia consiste nella resezione chirurgica di un tratto di colon e nell’asportazione delle linfoghiandole circostanti. e’ un intervento comunemente eseguito in quasi tutte le strutture ospedaliere. la cardiopatia ischemica di cui soffre suo padre implica naturalmente un aumento del rischio anestesiologico ed operatorio, ma non dovrebbe rappresentare una controindicazione all’intervento. in ogni caso, il rischio operatorio per suo padre sara’ valutato e quantificato dall’anestesista (ed eventualmente dal cardiologo) prima dell’intervento.
questo tipo di tumori possiedono effettivamente la potenzialità di progredire, ma poichè questa dipende in massima parte dal loro attuale grado di diffusione (intestinale ed eventualmente extraintestinale,)una prognosi corretta ed attendibile sarà possibile solo dopo aver effettuato indagini preliminari (ad esempio tac) e dopo l’analisi istologica del pezzo di intestino asportato durante l’intervento.
anche la decisione di sottoporre il paziente ad eventuale ciclo di chemioterapia dipende da questi fattori.
mi permetta infine di fare a lei ed a suo padre i miei migliori auguri per una completa guarigione, cosa che, si ricordi, è possibile in una assai elevata percentuale di pazienti affetti da questo tipo di neoplasia.