Domanda
Mio padre 65 anni paziente dializzato è stato operato nel maggio 2004 per un adenocarcinoma mucinoso al piccolo intestino T4 N1 M0 – liquido peritoneale negativo; l’operazione ha rimosso la massa di circa 4 cm al tratto di intestino ileo, ma il chirurgo ci ha comunicato che permaneva una carcinosi miliare (puntini piccolissimi) nella cavità addominale. E’ seguita la chemioterapia adiuvante per sei mesi con fluororacile e acido folico, alla fine della quale sono stati effettuati i raggi ai polmoni e un’ecografica addominale. L’esito dell’ecografia addominale è il seguente: Presenza di abbondante meteorismo gassoso intestinale, che limita l’esplorazione di gran parte delle regione retroperitoneali. Il fegato appare ingrandito, con ecostruttura diffusamente disomogenea, senza tuttavia evidenza di lesioni focali. Regolare la vena porta. Colecisti con pareti diffusamente ispessite, alitiasica. In corrispondenza del passaggio corpo-coda pancreatici si apprezza formazione nodulare solida ovalare con asse maggiore di circa cm.3. Milza con dimensioni ancora nei limiti (diametro bipolare di circa 11 cm), senza evidenza di alterazioni ecostrutturali. Non visualizzabile il rene di sinistra, mentre a destra si rende apprezzabile solamente il polo superiore del rene, che presenta spessore parenchimale ridotto. In tutto l’ambito addominale si apprezza l’ispessimento delle parete delle anse intestinali ed evidenza di tessuto solido, suggestivi per carcinosi. Vescica scarsamente distesa. Non sono possibili ulteriori rilievi in ambito pelvico.
Il nostro oncologo accompagna gli esiti con lettera in cui scrive che tali esami eseguiti hanno dato esito negativo e che rivedrà il paziente fra 4 mesi con esami del sangue completi di dosaggio CEA Ca/99; a suo avviso, la terapia eseguita ha avuto un buon risultato. La situazione al momento dell’operazione mi era stata data per gravissima e le parole positive attuali non sono comunque riuscite a tranquillizzarmi; gradirei il suo parere al riguardo soprattutto relativamente al fatto di cosa la chemioterapia è riuscita a fare e a cosa posso aspettarmi per il futuro. Le chiedo anche se ritiene il follow-up proposto giusto nel senso ci si può affidare al solo marcatore CEA o è meglio eseguire anche degli altri esami ecografici e non. Grazie. Cordiali saluti.
stefania
Risposta
Gentile signora,
è molto difficle giudicare il risultato di una terapia semplicemnete sul referto di un esame esguito da persone ed sedi sconosciute.io credo che sarebbe opprotuno poter almeno confrontare le immagini attuali con le immagini pretrattamento. La cura effettuata è stata certamente corretta. Non so come giudicare la mmassa solida in corrispondenza del pancreas , è preesistente? oppure era di maggiori dimensioni?
Come vede non è semplice rispondere alla sue domande riguardanti l’efficacia della terapia medica a cui si è sottoposto suo padre.
cordiali saluti