Domanda
Vorrei capire qual è il valore diagnostico del dosaggio del marker tumorale CA19-9 in caso di carcinoma colorettale.
(storia clinica del paziente: operato d’urgenza età 31 anni, la prima volta nel giugno del 2002, carcinoma al colon sigma T4,M0,N1,omento interessato, positivo liquido peritoneale. Trattamento chemioterapico di 6 mesi con protocollo folfox. Ricanalizzazione marzo 2003, prelievi biotpici multipli nel peritoneo tutti negativi. Liquido peritoneale negativo. Luglio 2003 Ca 19-9 valore 20, più alto del solito ma ancora nella norma. Settembre 2003 Ca19-9 arriva ad 88, la colonoscopia segnale presenza di carcinoma al retto (3.9 cm per 1,9, tutto spessore). Seguono Radioterapia e Chemioterapia combinate. Il giorno dell’intervento (16 dic. 2003) il Ca 19-9 è sceso a quattro, riduzione della neoplasia ottenuta è di un cm. Dopo l’intervento che è radicale anche se viene trovato un nodulo fuori sede (sul deferente), non viene effettuata chemioterapia. La PET effettuata a marzo è negativa. Nei controlli successivi il Ca19-9 è sempre sotto il valore 10. Ora, novembre 2004, alla vigilia del nuovo intervento di ricanalizzazione, la tac addome e pelvi è negativa, l’ecografia transrettale è negativa, la radiografia ai polmoni negativa, il Ca 19-9 è di nuovo salito a 34.)Il CEA è rimasto sempre invariato dal giugno 2002.
QUali interpretazioni sono possibili?
Grazie mille per il vostro lavoro.
maria
Risposta
Il CA 19-9 ha scarso valore nel follow up e nella diagnosi del carcinoma colorettale. Soprattutto non esistono valori al di sopra dei quali vi è la certezzza di essere di fronte ad una ripresa di malattia o a un nuovo tumore, poichè si tratta di un marcatore tumorale non specifico, che può dunque aumentare anche in caso di amlattie benigne.