Domanda
Cari dottori,
In seguito a tumori maligni nel retto alcune volte è purtroppo necessario
rimuovere l’intera parte, e sostituire l’intero organo con una deviazione
e un sacchetto esterno che raccoglie le feci. Anche in persone dotate di
notevole ottimismo, forza e voglia di vivere, che comunque devono continuamente
sottoporsi a controlli sia per l’accertamento della guarigione, sia per
il funzionamento della deviazione, come pensate affrontino realmente una
situazione così invasiva, e , sapendo che sarà perenne, riesce col tempo
la loro mente ad accettare e a vivere in maniera completamente serena e
abituale questa realtà?.
Sono molto preoccupata per ciò che sta vivendo ora mio padre, e non
capisco cosa provi realmente, a distanza di un anno dalla diagnosi,
e dopo aver smesso a febbraio l’ultimo ciclio di chemioterapia. Vi
ringrazio per l’attenzione che ci dedicate.
Lorenza Segalla
Verona
Lorenza
Risposta
Le colostomie definitive sono attualemente molto diminuite grazie ai miglioramenti delle tecniche chirurgiche che consentono ricostruzioni intestinali anche conservando pochissimo retto. Purtroppo ancor oggi in alcuni casi se il tumore è troppo avanzato e troppo basso non si può fare a meno di ricorrervi. E’ per questo che la prevenzione è importante perche lesioni precancerose (i polipi adenomatosi) e carcinomi ancora iniziali del retto basso possono essere diagnosticati con la sola esplorazione rettale e curati con la conservazione del retto