Domanda
Salve,
mia madre (59 anni) ha subito un intervento di resezione del colon (circa 40 cm), per rimuovere un polipo maligno, andato peraltro benissimo, dopo 4 giorni era già ricominciata l’attività intestinale. Dall’esame istologico risulta che all’interno delle cellule era iniziata una trasformazione da benigno a maligno, e che le uniche cellule tumorali trovate risiedevano al suo interno, senza nessun tipo d’infiltrazione, nè agli organi vicini, nè linfonodi e metastasi. Quindi diciamo che la situazione è stata presa in tempo…però le è stata consigliata una terapia preventiva, della durata di 6 mesi. Solitamente in questi casi di tumore circoscritto si usa la radioterapia o la chemioterapia? Sono terapie difficili da affrontare, con conseguenze per l’organismo? Grazie mille
Elena
Risposta
Gentile sig.ra elena,
l’indicazione alla terapia adiuvante (e cioè la terapia medica che si attua dopo l’asportazione chirurgica radicale della neoplasia)si basa sul referto istologico che definisce il grado di infiltrazione della parete del colon da parte della neoplasia. se la lesione è localizzata al retto alla chemioterapia si associa la radioterapia
cordiali saluti
il comitato scientifico