Domanda
Non avendo trovato, anche questa volta, la mia mail nell’elenco del 15.02 Ve la invio nuovamente. (Ma perchè avviene questo?)
Nel ringraziarVi della VS. graditissima risposta Vi scrivo il referto istologico dei polipi asportatimi, ben quattro, durante la gastro , D: Polipi ghiandolari fundici; Negativa la ricerca dell’H.P.”�, onde potermi dire, in aggiunta a quanto chiaramente precisatomi nella risposta del 12.02.06,
– da che cosa dipende il proliferare dei polipi sia a livello dello stomaco sia a livello dell’intestino, -e, inoltre, perchè lo stomaco diventa iperemico ed edematoso, -oltre naturalmente qualcosa sul referto su riportato.
Desidererei sapere se, come avete affermato, “la causa dell’ernia da scivolamento dipende dalla debolezza dell’orifizio del diaframma attraverso cui passa l’esofago e dalla pressione intraddominale”� se non c’è qualche possibilità (: ginnastica?..) per rafforzare il primo, cioè l’orifizio e diminuire o annullare la seconda, cioè la pressione.
Se, infine, la dieta è così importante nella malattia da reflusso perchè non la pubblicate sul VS. sito? Sarebbe un’opera meritoria e, penso, molti ve ne sarebbero vieppiù grati.
Sempre in attesa di fare la seconda, benedetta, colonscopia per l’asportazione del polipo sessile, il cui referto istologico Vi invierò consapevole della VS. cortesia e disponibilità , Vi saluto e Vi ringrazio di tutto cuore.
Pieno di algie
pieno di algie
Risposta
Gentile signore,
provo a rispondere ai molti quesiti da lei posti (anche se esulano dal problema della prevenzione del carcinoma colorettale, che costituisce l’oggetto di questo sito.
i polipi ghiandolari fundici riscontrati nel suo stomaco sono un reperto relativamente comune, quasi sempre sono multipli e, qualora se ne esclusa all’esame istologico la componente adenomatosa, come mi pare sia il suo caso, non devono costituire oggetto di preoccupazione.
non esistono in effetti "rimedi" empirici all’ernia hiatale, se non la sua correzione chirurgica, da valutare peraltro solo in casi ben definiti e selezionati. alcuni accorgimenti di natura dietetica e comportamentale possono comunque limitare, in varia misura a seconda dei casi, la conseguenza più sgradevole dell’ernia, cioè il reflusso. brevemente, questi sono rappresentati dall’evitare pasti troppo abbondanti alla sera, dall’evitare di coricarsi poco dopo il pasto, dall’alzare la testiera del letto, da ridurre o, se possibile, eliminare cibi quali caffè, thè, cioccolato, menta, fumo di sigaretta, che contengono sostanze che determinano un rilasciamento dello sfintere esofageo inferiore e possono concorrere a peggiorare il reflusso.
sperando di essere stato esauriente, le invio i miei più cordiali saluti.