Domanda
Ho 36 anni e mio padre è deceduto per CCR all’età di 69 anni. Ho eseguito una colonscopia a causa di tracce di sangue nelle feci e mi è stato asportato un polipo sessile di 0,4cm (adenoma tubulare displasia lieve moderata). Il medico che ha eseguito l’esame dice che il polipo non aveva nulla a che fare con il sangue che credevo di aver trovato e che soffro di colon irritabile (sono abbastanza ipocondriaco e nei giorni antecedenti l’esame accusavo anche fitte all’addome e muco nelle feci). Come fa ad essere certo che gli eventi (sangue e polipo) non siano correlati?
Inoltre si è detto certo che, se non avessimo proceduto all’esame, all’età di 40 anni (quando avrei dovuto eseguire colonscopia in assenza di sintomi) avremmo certamente trovato brutte sorprese; ma la trasformazione non avviene solo nel 10% dei polipi?
Grazie
gaetano
Risposta
Il medico che le ha fatto la colonscopia ha sicuramente esagerato con il terrosrismo psicologhico. tutti gli adenomi del colon hanno una displasia (la sua era "di basso grado" come modernamente si indica la vecchia displasia lieve e moderata ora accomunate). non credo proprio che le avrebbe sviluppato un cancro del colon a 40 anni!! ritengo tuttavia che lei debba sottoporsi alla sorveglianza periodica (con il suo polipo può tranquillamente farla tra 3-5 anni, se si è certi che era l’unica lesione presente). date le dimensioni del polipo asportato anche io non credo sia stato responsabile del sanguinamento, che tendo ad ascrivere a patologia forse emorroidaria (anche il muco credo derivi da una proctite e non certo da un polipo di 4 mm).
quanto alla percentuale di trasformazione non esistono dati certi e non mi fiderei: meglio una sorveglianza serena ad intervalli ragionevoli
auguri