Domanda
[…] Ho potuto telefonicamente
verificare che nell’ambito dei centri romani che partecipano alla campagna
di prevenzione del cancro colo-rettale: 1- non è previsto per lo screening
la possibilità di effettuare la sedazione profonda ma soltanto quella leggera
(qualche goccia di Valium!); 2-presso due di essi è possibile effettuarla
in “intramoenia” pagando sia la colonscopia che la sedazione!
Mi sorgono spontanee alcune domande che ritengo possano interessare anche
chi ha seguito e segue la campagna:
1-perchè è stata avviata una campagna senza offrire la possibilità di fornire
anche la sedazione profonda e, se il caso, facendosela pagare o tichettare
dal SSN?
2-l’esperto che afferma “senza sedativi può provocare dolore in circa un
terzo dei pazienti” dove ha preso tale dato?
3-è stato mai previsto di chiedere a tutti i pazienti che si sono sottoposti
a gastrocolonscopia di esprimersi sulla “dolorosità ” dopo l’effettuazione?
4-cosa ne pensano seriamente i “grastroenterologi”?
5-quanti esami erano stati previsti nell’organizzare la campagna e quanti
ne sono stati effettuati?
Comunque,anche se sono un “tumorato specificio” , per mia fortuna appartengo
ad una “classe sociale” che può permettersi,una tantum, di pagare per una
prestazione che il SSN non ritiene di dover fornire,con buona pace delle
campagne di prevenzione!
Auguri e, nonostante tutto, meno male che ci siete!
F.Di Maio
F. Di Maio
Risposta
Caro dr Di Maio, le rispondo punto per punto.
1. Lo scopo della campagna non è quello (economicamente impossibile e
soprattutto per noi non fattibile dato che le Società Scientifiche e la LILT
non hanno la veste giuridica necessaria) di eseguire uno screening di massa
ma solo quello di informare i cittadini ed i medici di medicina generale
della possibilità di prevenire il cancro del colon retto. L’idea che ci ha
guidato è che spesso si fanno campagne per raccogliere fondi per la ricerca
sul cancro ma poi non segue una corretta informazione sulle acquisizioni
raggiunte. La dimostrazione scientifica che la ricerca del sangue occulto
fecale e la coloscopia sono in grado di ridurre la mortalità e l’incidenza
del ccr è stata ampiamente raggiunta. Malgrado questo solo una minoranza
esigua degli italiani esegue il test che può salvargli la vita. Il nostro
scopo è unicamente quello dell’informazione e dello stimolo a eseguire
questi test. Non avevamo e non avremo mai la possibilità di fornire
direttamente o indirettamente tests ed esami. Abbiamo ritenuto tuttavia
utile fornire un elenco dei centri italiani che, rispondendo a una nostra
richiesta (rivolta a tutti i centri endoscopici affiliati alle tre Società
scientifiche che compongono la Federazione delle Malattie Digestive) si sono
dichiarati in grado di e disponibili ad eseguire i tests. Se questi centri
non hanno risposto correttamente è possibile per noi saperlo solo per le
lettere come la sua. Per quanto riguarda i ticket sono esenti per legge la
ricerca del sangue occulto fecale e la coloscopia di screening ma non è
esente da ticket la sedazione profonda eseguita dall’anestesista ma solo la
sedazione conscia eseguita dall’endoscopista. Le faccio notare che la
sedazione conscia (che cioè mantiene lo stato di coscienza) si compone di
una benzodiazepina ad azione rapida associata ad antidolorofici maggiori
(derivati della morfina) iniettati endovena e non qualche goccia di valium.
2. Il dato sul terzo dei pazienti che provano dolore è molto variabile
e varia secondo l’abilità e l’esperienza dell’endoscopista. Il dato che ho
citato è quello dei pazienti che afferiscono al nostro centro che hanno
risposto subito dopo l’esame a un questionario ad hoc
3. In letteratura sono moltissimi i dati tipo quello citato sopra
(inchiesta sui pazienti). Può consultare la letteratura collegandosi al sito
della National Library of Medicine americana
4. Posso rispondere a titolo personale: ho eseguito decine di migliaia
di gastroscopie e coloscopie ed ho subito una gastroscopia e due coloscopie
eseguite senza sedazione profonda
5. Per quanto scritto sopra (non è una campagna di screening ma una
campagna di sensibilizzazione) non ci è possibile quantizzare i tests che
consigliamo di fare e che sono stati eseguiti. Dai contatti che abbiamo con
i centri appaiono essere un numero rilevante ed anche il successo del sito
ci testimonia la bontà della nostra iniziativa
Grazie della sua lettera ed auguri anche a lei