Domanda
Gentile comitato, mia mamma nel 2004 (all’età di 69 anni) è stata operata per un carcinoma al retto. L’Ecoendoscopia ha evidenziato una lesione di cm3 con sovvertimento completo delle toniche parietali con sconfinamento della tonaca muscolare uT3 uN0. Assenza di tumefazioni a livello delle stazioni vascolari profonde e del tessuto peri-rettale. Markers tumorali negativi. Premetto che prima di esguire l’intervento ha fatto delle sedute di radioterapia e chemioterapia per ridurre la massa tumorale. A seguito dell’intervento la diagnosi della biopsia è stata la seguente: Microfocolai di adenocarcinoma del retto, con alterazioni riconducibili a terapia infiltrante il tessuto adiposo perirettale. Margini di resezione colici e radiale, rondella di stapler, linfonodi periviscerali indenni da neoplasia.
ypT3 pN0, stadio B2 sec. Astler e Coller. Resezione anteriore retto con linfoadenectomia.
P1175 T68000 M81403
D0041
P1100 T08000 M00001
A seguito dell’intervento è stata ancora sottoposta a chemioterapia a scopo cautelativo.
La mia domanda è: ci sono buone prospettive di sopravvivenza? Preciso che attualmente mia mamma è in discrete condizioni di salute, ho però sempre questo dubbio. Ringrazio per la Vs. disponibilità , cordiali saluti.
Patrizia
Risposta
L’assenza di metastasi linfonodali ed i trattamenti radio- e chemio-terapici certamente contribuiscono ad aumentare le possibilità di guarigione. in questa sede mi è difficile darle una esatta stima delle percentuali di guairigione. ricordo comunque di eseguire uno screening colonscopico nei famaliari.