Domanda
Egregi Dottori, innanzitutto grazie per questa possibilità di contatto e di informazione. Il problema riguarda mia nonna (che adoro), 83 anni, perfettamente deambulante ed indipendente, risiede in Grecia e nonostante la sua età avanzata ne dimostra sia fisicamente che mentalmente almeno 20 in meno. Da tempo (circa 2 anni) accusa dolori forti all’addome e difficoltà nella defecazione (poco e spesso che la maggior parte delle volte non riesce a trattenere) e fino ad 1 anno fa sangue nelle feci. Finalmente parlando con il medico di base che la segue in Grecia l’ho convinto a farle fare una colonscopia eseguita in data di ieri con il seguente risultato a parere del chirurgo che ha praticato l’esame suddetto: in più punti il lume del colon sarebbe quasi ostruito causa formazioni di polipi degenerati ora in tumore maligno. Spiegazione della sua anemia, dei costanti forti dolori addominali essendo in parte impedito/bloccato il normale flusso delle feci e della sua “stitichezza”. Contemporaneamente le hanno anche fatto prelievi di sangue i quali risultati si avranno a breve. Il chirurgo ha riferito a mia nonna che la situazione è alquanto seria e che vista l’età avanzata sconsiglia ogni tipo di intervento chirurgico. In pratica dovrebbe tenersi il problema e vivere fino a quando il colon non si ostruirà del tutto! Io non accetto tale ultima diagnosi e/opinione pessimistica di tale medico, non solo perchè tengo a mia nonna più di me stessa e non solo perchè abbiamo ancora tante cose da fare insieme a lei, ma soprattutto perchè mia nonna stessa si è posta molto positivamente e vuole se non guarire almeno arginare il problema così da poter vivere ancora un po’, poichè oltre a tale patologia non ha nessun serio problema di salute che le possa impedire un intervento chirurgico. Ho avuto purtroppo modo di constatare che in Grecia, vuoi per motivi “politici”, vuoi per motivi finanziari, i medici di paese e pubblici tendono a non cercare una possibile via di guarigione seppur praticabile, ma lasciano che la natura faccia il suo corso. Personalmente sono sfavorevole all’accanimento terapeutico in ogni circostanza, ma qui si tratta di valutare e ponderare bene se con un intervento chirurgico (vedi colonstomia) la vita di una persona possa essere migliorata e salvata considerato che la persona stessa è pronta a ciò. In conclusione vi domando : si può attraverso una semplice colonscopia capire se trattasi di tumore maligno o benigno (vista la diagnosi del chirurgo)? Lo rivelà certamente l’esame ematico in corso? Ora procederò con il far visitare approfonditamente mia nonna presso un grande ospedale a Salonicco anche su parere del suo medico che crede invece si possa fare qualche cosa. Sbaglio a ritenere che anche vista l’età , ma considerata la forte fibra e determinazione di mia nonna, si può e si deve tentare, una volta sentito il parere dei chirurghi di Salonicco ? Voglio tentare di salvare mia nonna. In attesa del Vs. riscontro prezioso, Vi ringrazio in anticipo e Vi auguro buon lavoro. Sig.ra Brioschi (Milano).
Daniela Brioschi
Risposta
Gentile sig.ra brioschi,
concordo con l’utile di sentire un altro parere per il problema prospettato
cordiali saluti
il comitato scientifico