Diagnosi Precoce, sintomi del tumore ed esami consigliati
Spesso il CCR non presenta sintomi e non si evidenziano segni che possano far sospettare la sua presenza. Il 50% dei soggetti affetti da CCR non guarisce spesso perché la malattia viene diagnosticata troppo tardi.
Il CCR può essere diagnosticato precocemente effettuando controlli periodici usando una serie di test, indicati in questa pagina. Nel caso in cui venga individuata la presenza di polipi adenomatosi, si può prevenire la loro evoluzione in cancro, asportando queste formazioni ancora benigne, generalmente senza intervento chirurgico, ma con un intervento endoscopico.
Il CCR è curabile se diagnosticato in tempo.
E’ per questo che è importante riferire prontamente al medico curante un’eventuale comparsa recente di sanguinamento rettale o modificazioni recenti delle abitudini intestinali o, infine, la comparsa di anemia non riconducibile ad altre cause.
I soggetti che presentano sintomi suggestivi, “di allarme” per CCR e/o polipi adenomatosi devono essere sottoposti ad accertamenti al fine di identificare la neoplasia in tempo utile per una terapia efficace.
Quali sono i Sintomi del Cancro al Colon Retto?
Se avverti i seguenti sintomi di allarme, consulta il tuo medico:
- rettorragie
- presenza di sangue e muco nelle feci
- tenesmo
- defecazione in più tempi ravvicinati
- stipsi di recente insorgenza
- senso di incompleta evacuazione
- febbricola, specie alla sera
- dimagrimento senza causa evidente
Quali sono gli esami medici consigliati?
È necessario effettuare dei controlli periodici usando una serie di test:
- Verifica del sangue occulto nelle feci a partire dai 50 anni
- Colonscopia a partire dai 50 anni
- Polipectomia Endoscopica
Di seguito i dettagli di ciascun esame:
Verifica del sangue occulto nelle feci
L’esame del sangue occulto nelle feci si basa sul presupposto che i cancri ed i polipi sanguinano più facilmente della mucosa normale e che quindi la scoperta del sangue porta alla diagnosi in una fase precoce. La quantità di sangue tende ad aumentare con le dimensioni della lesione ed il suo stadio di sviluppo. I polipi più piccoli sanguinano raramente, mentre quelli di dimensioni superiori sanguinano più spesso. Effettuare più prelievi e ripetere il test negli anni aumenta la probabilità di rilevare lesioni. In caso di positività il paziente viene avviato all’indagine di 2° livello che è rappresentata dalla colonscopia che permette la diagnosi, il prelievo bioptico e l’asportazione del polipo.
Un esito positivo, ovvero la presenza di sangue occulto non indica di per sè la presenza di un tumore, ma è un segno di allarme che va approfondito. Un esito negativo del test non deve, comunque, evitare di sottoporsi all’esame endoscopico, se si hanno sintomi di allarme o esiste una condizione di rischio.
Colonscopia
La colonscopia è un esame endoscopico eseguibile in sedazione e in sicurezza, con uno strumento flessibile, che permette di visualizzare le pareti di tutto il colon.
E’ l’unica metodica attualmente disponibile che consente l’osservazione, il prelievo bioptico e la polipectomia in tutto il colon, dal retto al fondo ciecale. La colonscopia deve essere considerata la tecnica più efficace per lo screening del CCR.
Presenta molti vantaggi rispetto alla ricerca del sangue occulto nelle feci perché permette l’osservazione diretta della parete interna di tutto il viscere e la biopsia o l’asportazione delle lesioni. E’ molto sensibile e specifica per il riconoscimento delle lesioni.
Per questi motivi ha sostituito due metodiche un tempo consigliate: la rettosigmoidoscopia (esame endoscopico che esplora solo gli ultimi 40 cm. di colon, “perdendo” circa il 35% dei polipi che insorge nel colon di destra e trasverso) ed il clisma opaco a doppio contrasto (esame radiologico che però non permette l’esecuzione di biopsie o l’asportazione delle lesioni).
Polipectomia Endoscopica
La Polipectomia Endoscopica consiste nell’asportazione di uno o più polipi durante un esame endoscopico e in genere viene eseguita ambulatorialmente nel corso dell’esame stesso.